0
0
0
s2sdefault
powered by social2s

Gli editti del tribuno Santoro di Massimo Fini  Michele Santoro ha perso completamente la testa e il senso del proprio ruolo. L'altra sera ad "Annozero" ha emesso una sorta di editto perchè a Daniele Luttazzi sia dato un programma in Tv. E poichè conosce bene l'ambiente in cui sguazza, e di cui è uno dei prodotti, non si è rivolto nemmeno alla Direzione della Rai ma a Romano Prodi e Massimo D'Alema, dando così, dimostrazione di sapere bene chi sono gli autentici padroni del servizio pubblico che sono anche i suoi padroni.Ora, è vero che Luttazzi è l'unica vera vittima del cosiddetto «editto bulgaro» di Berlusconi, il solo a cui non è stata fatta una proposta di rientro in Rai. E questo perchè Luttazzi è un autentico "chevalier seul", un franco tiratore che avrà anche idee di sinistra ma che non si è mai intruppato nè in partiti nè in lobbies (una volta ha detto, giustamente, che il problema della Rai non è solo quello dei partiti, di volta in volta, a seconda del governo, di destra e di sinistra, che vi hanno le mani sopra ma delle lobbies interne, collegate a quelle esterne, di cui fa parte a pieno titolo - questo lo aggiungo io - anche Michele Santoro). E' vero che Luttazzi è un comico straordinario la cui finezza intellettuale non è sempre capita da tutti (solo un uomo di cultura può affrontare argomenti scatologici, come spesso fa Luttazzi, senza essere volgare). È vero che riempie i teatri. La primavera scorsa quando sono andato a sentirlo al Forum di Assago che contiene più di 5000 persone, il teatro era zeppo fino all'inverosimile ed era l'ultima di dodici performances seguite da un pubblico altrettanto plenario.Ma non deve essere Michele Santoro a decidere, benignamente, investito da autorità regale, da potestà feudale, chi può - e quindi, indirettamente, anche chi non può - lavorare in Rai. Devono essere decisioni autonome dell'Azienda.Se adesso la Rai dovesse offrire un programma a Luttazzi sembrerà, inevitabilmente, che ciò avviene per intercessione di Michele Santoro. E Daniele, se conosco un pò l'uomo e il suo legittimo e solitario orgoglio, sarà costretto a rifiutare. Così Santoro, col suo narcisismo debordante, facendo finta di aiutarlo l'ha invece danneggiato.