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Ci sono molte cose nella mia vita che non avrei mai pensato di fare e che invece, alla fine, ho fatto. Ci sono stato quasi sempre, costretto. Sono nato giornalista -un mestiere che ho amato molto- e pensavo che sarei morto giornalista. Anche perchè gli inizi erano stati molto brillanti e, negli anni 70 ero considerato uno dei giovani talenti del giornalismo italiano.Ma a poco a poco una emarginazione silenziosa, sottile,felpata, mi ha costretto nell'angolo della professione. Il mio torto, inescusabile in una società come la nostra, era quello di rifiutare, ostinatamente, cocciutamente, infeudamenti a partiti, fazioni, correnti, lobbies e di non accettare sottomissioni umilianti.
Mi sono messo allora a scrivere libri e sono diventato uno scrittore. Li ritenevo e per la verità li ritengo ancora, dei semplici saggi. Ma nella carenza di pensiero e anche di spina dorsale, che caratterizza l'epoca presente, mi sono accorto, con una certa sorpresa, che ero diventato per alcuni, forse per molti, un punto di riferimento, non solo culturale e intellettuale, ma anche spirituale, una sorta di guru, un "filosofo a modo suo".
Mai nella mia vita ho pensato che avrei fatto l'attore. Perchè non ci sono proprio tagliato. L'attore è, pirandellianamente, "uno, nessuno, centomila", è duttile, io, ahimè, sono sempre, orribilmente, me stesso.
Ma una censura televisiva mi ha costretto ad andare a teatro, ed è nato così Cyrano se vi pare... per iniziativa e per la regia di Eduardo Fiorillo.
Ma proprio l'ultima cosa che avrei pensato di fare nella mia vita è di aprire un sito Internet ne mai avrei pensato di creare un movimento politico che si chiama Movimento Zero ed è ispirato oltre che dai miei libri dal MANIFESTO DELL'ANTIMODERNITA'. Sono negato per tutto ciò che è elettronico e, tanto più, virtuale, non so usare il computer, adopero ancora, per scrivere, la mia vecchia "lettera 32" ma, soprattutto, sono concettualmente, antropologicamente, istintivamente contrario alla tecnologia che ritengo all'origine, insieme all'economia, di molti dei nostri guai. Fosse dipeso da me la ruota sarebbe rimasta quadrata e, forse, oggi staremmo tutti meglio.
E allora perchè un sito? Ancora una volta, come a teatro, sono stato trascinato da Fiorillo e dalla sua talentuosa, dirompente, dilagante, giovanile, anche se disordinata,energia. Ci siamo infatti resi conto, per la diffusione sempre più larga dei miei libri, per l'afflusso, quando li presentavo nelle città e nelle cittadine d'Italia, di un pubblico appassionato di ogni estrazione sociale di tutte le età, ma soprattutto di giovani e di giovanissimi, ideologicamente trasversale o deluso dalle ideologie dominanti, di destra e di sinistra, per il successo del Cyrano, che il succo del mio pensiero -l'attacco radicale alla Modernità e a un modello di sviluppo paranoico che, con la promessa di un futuro orgiastico sempre di là da venire, ci mette in realtà al servizio del meccanismo economico e produttivo - è condiviso ormai da molti e che il disagio esistenziale si è fatto, nell'Occidente industrializzato, acutissimo in noi tutti, anche se trova sorde le elites politiche e intellettuali che continuano a marciare, col sole in fronte e la verità in tasca, su categorie concettuali, il liberalismo e il marxismo; con tutte le loro declinazioni, vecchie ormai di più di due secoli (vedi MANIFESTO CONTRO).
Abbiamo quindi pensato di creare un punto di aggregazione, per discutere, per scambiarci idee e anche contarci.
Quanto a me sono trent'anni che, con i libri, con gli scritti d'occasione, con gli articoli e, da ultimo, anche col teatro rendo testimonianza di questo disagio crescente e della collera di doverlo subire senza poter far nulla. Ho voglia di passare all'azione diretta. Col sito è un primo passo. E, spero, non sarà l'ultimo.


Massimo Fini