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Basta. Basta. Non si può più andare avanti con questo governo. Dove il presidente del Consiglio rappresenta un partito che elettoralmente non esiste più, ma in compenso è presente giudizialmente nella aule di tutti i tribunali d'ltalia. Un governo dove due ministri e due sottosegretari sono inseguiti da ordini di comparizione della magistratura. Un governo che ha come ministro della Difesa un quaraquaquà come Salvo Andò, per soprammercato socialista, e per ministro degli Esteri uno zombie come Emilio Colombo, proveniente da catacombe addirittura paleoandreottiane, il quale, trovandosi una volta a Parigi, e non sapendo alcuna lingua, apostrofò un cameriere che gli portava in camera una gasosa, con un “graz” intendendo dire “merci”. Un governo dove il ministro degli Interni, Nicola Mancino, non si capisce bene se sia il capo supremo della polizia o non piuttosto uno che dalla polizia abbia qualcosa da temere. Un governo dove il ministro del Lavoro, è Nino Cristofori, fino a ieri portavoce e sottopanza di Andreotti, e quello del Commercio con l'Estero Claudio Vitalone che insieme al fratello Wilfredo ha costituito una delle coppie più malfamate d'Italia. Un governo dove la ministra del Turismo e Spettacolo è Margherita Boniver che, dopo essere stata fidanzata con il falso architetto Filippo Panseca, fu elevata a più alti incarichi per esclusivo merito di Bettino Craxi come essa stessa ha ammesso lamentando che il suo collega Carlo Ripa di Meana, ministro per l'Ambiente, non avesse fatto altrettanto. Un governo dove il ministro dell'Università e della Ricerca scientifica è nientemeno che Sandro Fontana, il noto “Bertoldo”, ex direttore del democristiano Il popolo,  giornale del regime non meno di quanto Il popolo d'Italia lo fosse del fascismo.Questo non è un governo. È una compagnia di giro; una troupe da avanspettacolo, una comica, a voler essere gentili. Inoltre, e soprattutto, questo governo, se è comico non è però legittimo essendo espressione di un Parlamento che, da mesi, non rappresenta più il Paese, che è pieno zeppo di inquisiti, mentre di quelli che ancora non lo sono si può legittimamente pensare che, al 90%, lo saranno. E che cosa ha pensato allora questo governo di guitti per darsi una legittimità? Di “allargare la compagine” al Pri e al Pds, cioè di imbarcare anche gli altri due partiti che, insieme alla Dc, al Psi e al Psdi sono stati protagonisti della spartizione della torta di Tangentopoli.  Forse si pensa che la somma di un ladro più un ladro faccia qualcosa di diverso da due ladri. Basta. Basta. Fino a quando tollereremo che Craxi Andreotti e Forlani continuino a governare attraverso i loro ectoplasmi? Fino a quando consentiremo che un governo e un parlamento illegittimi nella sostanza, e, a questo punto, anche nella forma, continuino ad occupare le Istituzioni, deturpandole! Si dice “Ma questo governo e questo parlamento devono rimanere in vita per varare perlomeno le riforme elettorali. Ma a parte il fatto che leggi delicatissime come quelle elettorali non possono essere varate da un Parlamento delegittimato, non vedete che questi stan menando il can per l'aia da otto mesi senza cavare un ragno dal buco? Vogliono solo guadagnare tempo sperando che arrivi qualcosa, un miracolo, che li tiri fuori dal brago in cui sono impaniati. E poiché come giocatori delle tre tavolette, mestatori e truffatori sono assai abili potrebbero anche riuscirci. E allora tutto il gran lavoro della magistratura e le elezioni del 5 aprile e successive non sarebbero servite ad altro che a portare a galla qualche stronzo di seconda schiera. Questo tempo non bisogna darglielo. Si deve andare alle urne al più presto e dare finalmente al  paese un Parlamento che lo rappresenti e un governo che abbia l'autorità per amministrarlo. “Spunta il sole, canta il gallo, Bossi monta a cavallo!”