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Vivere in Italia è deprimente. Mortificante. Avvilente. L'altra sera ero alla trasmissione di Funari ad Odeon. Collegato con noi era il deputato Giorgio Iannone di Forza Italia che ha collaborato con Tremonti alla stesura della nuova legge sul risparmio che tra le altre cose, prevede pene molto lievi o addirittura solo amministrative nel caso di dichiarazioni false da parte dei responsabili di una società se il «quantum» non supera una certa percentuale del fatturato (una sorta di «modica quantità» applicata alla frode della fede pubblica). Ad una domanda di Morena, l'assistente e moglie di Funari, che non capiva un certo codicillo della legge, l'onorevole Jannone ha risposto che quella norma era fatta per favorire i risparmiatori «perché i ricchi, i grandi patrimoni , le imprese hanno mille modi per eludere il Fisco a cui i primi non possono accedere». Cioè il Governo invece di ingegnarsi a fare una normativa che impedisca queste elusioni miliardarie ne vara una per tacitare i peones con pochi spiccioli. Così i grandi patrimoni continueranno tranquillamente a «eludere» e questa elusione ricadrà, come sempre, sulla testa del contribuente comune, che si pensa a tener buono con un'elemosina non richiesta che non lo ripaga nemmeno lontanamente dell'ingiustizia sostanziale di cui è vittima.Nell'ultimo mese sono stato un paio di volte alla trasmissione «Il senso della vita» di Paolo Bonolis. Il cachet era ridicolo rispetto alle cifre che circolano in quell'ambiente per qualsiasi squinzia o squinzio. Mi ha colpito il rigore fiscale che Mediaset applica su questi contratti. Non si accontenta della ritenuta d'acconto, ma preleva subito alla fonte tutta la presumibile aliquota fiscale calcolata sui tuoi guadagni annuali. E va bene. Ma questa aliquota opera anche sulle spese di viaggio e di soggiorno rimborsate in modo forfettario. Ora, le spese sono spese, non guadagni. Non importa, vengono tassate anche quelle e ciò che rimarrà andrà ad aggiungersi ai tuoi guadagni annuali e verrà ritassato. È tutto regolare naturalmente (è sempre tutto regolare) e del resto Mediaset non ci guadagna nulla, ma mi veniva da sorridere mentre ascoltavo le spiegazioni della gentile contabile dell'azienda. Sorridevo al pensiero che tale rigore fiscale venisse applicato a me quando un ex ministro della Difesa e tuttora senatore della Repubblica, che per difendersi da un'accusa più grave ha ammesso di aver evaso le tasse per miliardi e a chi gli chiedeva qualche spiegazione ha risposto «Embè, sono fatti miei». Loro possono evadere o eludere, noi non solo non possiamo evadere o eludere ma siamo tassati anche su ciò che non abbiamo guadagnato ma speso. Embè?Sono piccoli esempi, per carità, ma tutto in Italia è organizzato per pelare e tosare il famoso ceto medio e lasciare intatti, con «i mille modi» che hanno a disposizione, lorsignori. Il cittadino comune questi «mille modi» non li conosce, se firma un contratto lo fa in buona fede, non va a vedersene ogni minimo risvolto, anche perché si tratta di cifre per cui non vale la pena.Ora, credo che tutti abbiano capito che la democrazia è una finzione. Ma negli altri Paesi la classe dirigente si ingegna a renderla perlomeno credibile. Da noi no. È codificato che ci sono i nobili signori e i paria, per quali vale, nella sostanza, un diritto diverso (e quando, per qualche accidente, rischia di essere uguale ci sono le leggi «ad personam» o «ad personas»). Viviamo in un sistema feudale mascherato da democrazia. Noi, come dice Nietzsche, siamo solo degli «schiavi salariati» che devono lavorare come ciuchi, essere tosati come pecore, comprare stronzate per arricchire lorsignori, risparmiare il denaro perché, fisso come un bersaglio, ce lo possano rapinare con più comodo, per essere seppelliti, alla fine, con pensioni ridicole, perché il denaro delle nostre è stato usato per pagare le pensioni d'oro, le pensioni baby, le pensioni di anzianità fasulle, le pensioni di invalidità false che son servite a lorsignori per comprare il consenso con i nostri soldi e farsi eleggere per comandarci, dominarci e umiliarci.