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La cosa non è nuova. Era già stata, di fatto, Angela Merkel a cacciare a pedate Silvio Berlusconi e a imporre Mario Monti. Allo stato questa è una grave violazione della sovranità nazionale italiana (la dignità nazionale l'abbiamo perduta da tempo). In prospettiva però se vogliamo realizzare sul serio un'Europa politicamente unita, con un unico governo, gli Stati nazionali sono destinati a scomparire perché presi singolarmente sono troppo deboli per assicurare la difesa, militare ed economica, ma anche (ad esclusione forse della Francia) troppo poco coesi per soddisfare quelle esigenze identitarie che tornano prepotentemente alla ribalta. I punti di riferimento periferici di questa futura, e futuribile, Europa unita politicamente, non saranno più quindi i dissolti Stati nazionali ma aree geografiche, che supereranno i vecchi confini e che si uniranno perché affini dal punto di vista economico, sociale, culturale e anche dal punto di vista climatico ( è la vecchia idea Bossi-Miglio). E' anche chiaro che un governo europeo, formalizzato come lo sono attualmente quelli nazionali, e quindi con regole e procedure per la sua formazione sarà comunque a trazione tedesca perché così impongono i rapporti di forza.

Comunque, per quel che mi riguarda, preferisco essere governato da un Gauleiter tedesco piuttosto che da qualsiasi uomo politico italiano.

Massimo Fini

Il Fatto Quotidiano, 15 dicembre 2012